Dal giornale del Regno delle Due Sicilie di

Mi sono capitati tra le mani alcuni giornali del 1800 e tra questi uno in particolare ha attirato la mia attenzione. Si tratta del Giornale del Regno delle Due Sicilie del 3 febbraio 1832, n. 47.

Ho letto notizie importanti, già pubblicate in alcuni libri scritti su Poggio Imperiale.  Mi è sembrato giusto fare cosa utile ai lettori riportare un passo riguardante la vendita dell’ex feudo di Lesina con particolare riferimento a Poggio Imperiale.

“A premura dei coniugi signor Duca D. Giambattista Capece Piscicelli, e Duchessa D. Carolina Imperiale domiciliati in Napoli si è proceduto nel tribunale civile di Capitanata alla espropriazione de’ seguenti stabili in pregiudizio dell’eredità del Principe di S. Angelo D. Giulio Imperiale, rappresentata dai signori coniugi Principe D. Giovannantonio Capece Zurlo, e Principessa D. Teresa Imperiale, coniugi Duca delle Grottolelle D. Francesco Macedonio Patigno e Duchessa D. Maddelena Imperiale, coniugi Duca di Ascoli D. Sebastiano Mafullo e Duchessa D. Carolina Berio, coniugi Conte D. Giuseppe Statella e  Contessa D. Laura Berio, coniugi Marchese D. Luigi Imperiale e Marchesa D. Maria Giuseppa Berio,  coniugi Duca di S. Cesareo D. Gennaro Marulli e Duchessa D. Francesca Berio, eredi esse signore Berio della loro madre D. Giulia Imperiale e da D. Tommaso Mazza tutore dei figli minori della fu Principessa di Valle D. Placida Imperiale non che da D. Ettore, e D. Giulio Pignatelli figli maggiori della stessa fu D. Placida, domiciliati similmente in Napoli.

Beni in Poggio Imperiale riportati in quel catasto art. 34.  Predii urbani. – casamento composto di due ordini di esse terranee in strada Albanese, rendita imponibile ducati 135. 2 – Altro che rimane tra la strada Palazzina, e quella della Chiesa rendita duc. 120.  3 – Simile in strada Stallone rendita duc. 135. 4 – Simile ivi rendita duc 42. 5 – Palazzina composta di sedici superiori, ed altri tanti inferiori rendita ducati 108.

Fondi Rustici. 1 – pascolo feudale, o sia Parata S. Nazzaro di carra 10 rendita duc. 520. 2 – Posta di S. Samuele di dominio diretto del Tavoliere di Puglia di carra 12 ad uso di pascolo rendita duc. 888. 3 – Posta di S. Spirito similmente di proprietà diritta del Tavoliere in carra 12, e versure 10 parte salda e parte seminatoria rendita duc. 930. 4 – Quadrone di Tre Valli in carra 11 tra macchioso, e coltivabile, rendita duc. 697,80. 5 – Portata di Jaccio di Olivi in carra 15, e versure 7 rendita 775 40 (NB in detta estensione vi si comprende una quantità di terre azionali in carro 1, versure 16 e passi 10).

 

Beni in Lesina riportati in catasto all’art. 117. Fondi Urbani.

1 – Casa terranea in strada Piazza rendita duc. 9.  2 – Simile, ad uso di stalla in Zingani rendita duc. tre. 3 – 6 simile ivi rendita duc 4,50 per ciascuno. Predii rustici 1 – Portata di camerata  in carra 6 e versure 5 ad uso di pascolo rendita duc. 376. 2 – Posta di Tre Valle di dominio diretto del Tavoliere parte coltivatorio, e parte salda in carra 15, e versure 5 circa, giusta l’indicazione nel verbale di pegnoramento, sebbene in catasto fosse riportata per una maggiore estensione rendita duc. 1138, 40. 3 – Una quantità di terra azionale divisa  in due porzioni addette a semina l’una di versura 7 e l’altra di 11 conosciuta la prima sotto il nome di Portata di Camerata, e la seconda sotto quello di Sacciotto rendita della prima di duc. 17, e della seconda di duc. 24,20.

4 – Bosco sterile o sia dell’isola colle terre adiacenti conosciute sotto il nome di Scorciabue, e paludi denominate Sacco, Laudo, Caldolave (il torrente Caldoli) coi fabbricati in esso esistenti addetti  ad uso di abitazione, e Taverna conosciuta sotto il nome di Acquarotta rendita in totale duc. 657,20. 5 – Difesa di Pontone  di S. Leonardo in carra 9, e versure 14 circa tra pascolo e seminatorio rendita duc. 390. (NB in detta difesa vi si comprendono versure 13 della portata di Focicchio  in versure 56 la di cui rendita è di duc 143,20.) 6 – Lago di Lesina coi fabbricati in esso esistenti dell’estensione di carra 184, versure 14 e passi 15, dei quali carra 65, versure 17 e passi 15 si appartengono in proprietà utile alla casa Imperiale per averle censite dal Comune di Lesina a di cui vantaggio furono accantonate, ed il rimanente in pieno dominio ad essa eccellentissima casa, rendita in totale duc 13220.

Beni in San Paolo riportati in catasto all’art. 990.

Fondi urbani 1 – Casa terranea vico 5 a S. Nicola rendita in lire 26,40. 2 – Simile in strada Monsignore rendita il primo in lire 26,40 e il secondo in lire 13,20. 3 – Due altri sottani in strada S. Aniello rendita lire 26,40 per cadauno. 4 – Altri tre simili in strada la Piana ad uso di panetteria,  con centimolo rendita lire 158,40. 5 – Casamento in strada Torretta composto di due sottani, e tre superiori rendita lire 105,60. 6 – Fabbricato un tempo addetto ad uso di taverna, ed ora quasi diruto in largo S. Paolo rendita lire 26,40.

Fondi rustici. 1 – Territorio seminatoriale denominato Prigioniero in versure 10 rendita lire 140. 2 – Difesa di Ferrante in carra 11 e versure 14 rendita lire 4323,40. 3 – Territorio detto Gildonò, o Mezzanella in catasto sotto il nome di Crocella di Camerata in versure 3 e passi 30 ad uso di semina rendita lire 137,55. 4 – Altro simile in piano S. Rocco in versure 1, rendita lire 32,30. 5 – Territorio ortolizio conosciuto sotto il nome di orto di pozzi a basso in versura una, e passi 52 rendita lire 106,42. 6 – Finalmente una taverna in campagna detta di Civitate, riportata in catasto art. 46 sotto il nome di Blasi ex Barone rendita lire 330. Il pegnoramento di detti fondi avvenne con due verbali l’uno del 15 maggio a 7 giugno 1824, e l’altro dell’8 al 11 di questo mese, e fu preceduto dal precetto di pagamento  ingiunto il 22 novembre dell’antecedente anno 1823. Presentati alla formalità della trascrizione, questa ebbe luogo nel 14 detto mese di giugno, per tutti i su espressi stabili, meno per li seguenti, cioè Parata di S, Nazzaro, Pascolo del Tavoliere Tre Valli, Camerata, Bosco sterile, Lago di Lesina, e difesa di Ferrante, perché antecedentemente pegnorati dalla Comune di Lesina, D. Francesco Caposino, ed eredi di costui. Seguitasse la denuncia a debito nel dì 8 del seguente luglio fu questa nel 24 dell’istesso mese trascritta nell’ufficio delle ipoteche. Dopo una surroga ai primi pegnoramenti furono le procure continuate fino all’aggiornamento degli incanti preparatori,   che vennero proclamati all’udienza del 10 marzo 1827 per taluni degli enunciati fondi non ostante le eccezioni prodotte  dai debitori, che vennero rigettate. Propostosi intanto un appello per parte dei medesimi e pubblicata in seguito la novella legge sulla spropriazione, la gran corte civile di Napoli con decreto degli 11 aprile 1831 dispose la continuazione delle procedure sul valore legale ai termini della citata legge, e che gli incanti fossero aperti sulle modifiche da essa portata alle condizioni di vendita.  In conseguenza di ciò, delle espropriazioni  anzidette si è data conoscenza a tutti i creditori  iscritti nel rispettivo domicilio di elezione, all’Amministrazione del Tavoliere di Puglia, ed al comune di Lesina per quei fondi su quali essi vantano il dominio diretto ed al procuratore del Re presso il detto Tribunale e conservatoria delle ipoteche ai termini degli artt. 26, 27 e 28 della legge, e per tutte le conseguenze di risulta come per dritto.  Siffatte notificazioni sono avvenute dopo il disposto di un supplemento a un quaderno di vendita, contenente la novella offerta di prezzo ai sensi della citata decisione.

Alfonso Chiaromonte

 

Pubblicato da Alfonso Chiaromonte

Alfonso Chiaromonte è nato il 25 aprile 1941 a Poggio Imperiale dove attualmente risiede. E' conosciuto come scrittore di cose patrie, autore di apprezzati studi su Poggio Imperiale, di cui ha descritto minutamente la breve ma intensa storia.