L’istruzione a Poggio Imperiale

L’istruzione pubblica a Poggio Imperiale

Giuseppe Napoleone si preoccupò molto dell’istruzione pubblica.

Con decreto del 15 agosto 1806 stabilì che tutte le città, terre, ville, ed altro luogo abitato del regno dovevano mantenere un maestro per insegnare i primi rudimenti e la dottrina cristiana ai fanciulli.

Dopo l’indagine dello stato generale delle scuole del regno, re Gioacchino, il 15 settembre 1810, decretava l’istruzione delle scuole primarie in tutti i comuni del regno, affidando l’insegnamento ai parroci e rendendo l’istruzione obbligatoria.

Non era però gratuita, anzi vi era una “tassa scolastica”.

Poggio Imperiale non fu inferiore agli altri comuni ed ebbe per educatore e maestro un anziano sacerdote: don Bartolomeo Cocca.

Questo prete alternava alla cura delle anime, con passione veramente eroica, l’insegnamento ai giovani delle materie scolastiche più importanti.

Il corso della scuola era limitato alla seconda classe primaria (seconda elementare) e gli allievi erano circa una quindicina, figli per lo più di persone agiate. Pochi erano i figli dei poveri.

La popolazione quasi tutta, intenta alla coltivazione dei campi, svolgeva il proprio lavoro dall’alba al tramonto, come si diceva prima, da sole a sole. Gli uomini spesso erano aiutati dalle donne nei lavori dei campi e in questo modo non potevano occuparsi dell’istruzione dei figli, che conducevano con sé in campagna, facendoli lavorare dalla tenera età.
Per quei pochi che frequentavano la scuola in paese vigeva la regola della volontà, si doveva studiare ed apprendere.Si era certi che al secondo anno gli alunni avrebbero dovuto smettere, perché promossi. Ma non era così.
I promossi ritornavano l’anno successivo per apprendere cose nuove al di fuori e al di sopra del regolare programma.

Così gli alunni, nell’età matura, per accedere ai collegi nazionali di nuova istituzione, si presentavano agli esami di ammissione di quinta elementare con conoscenze di latino, nozioni di greco e di filosofia e con una profonda conoscenza dell’italiano e delle scienze.
Prima dell’unità d’Italia, la nomina dei maestri elementari era conferita in base ai regi decreti 21 dicembre 1819, che attribuivano ai comuni la formazione di una terna di nominativi, tra i quali, poi, era effettuata la scelta del titolare, dai sindaci.
Nel 1865 in Capitanata ci furono delle lamentele, segnalate al Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, perché queste nomine erano spesso subordinate ad influenze clientelari o clericali. Proprio per questo motivo e per eliminare simili storture, si limitava l’esercizio della professione al solo personale munito di titolo conseguito presso le scuole preparatorie per allievi maestri e disporre così di personale qualificato.
Don Bartolomeo Cocca, a tal proposito, propose nel 1869 al Consiglio Comunale di Poggio Imperiale di mandare a Foggia alla scuola normale, a spese del Comune, un giovinetto, perché fosse abilitato all’insegnamento. La scelta cadde su Michele Focarete, allora apprendista carpentiere. Nel 1873, l’ex carpentiere divenne maestro ed insegnò al posto di don Bartolomeo Cocca.
A Poggio Imperiale restavano escluse dalla scuola le fanciulle, ma quest’attesa non fu lunga. Giunse il momento di pensare alla loro istruzione, affidandole a signore di buona famiglia. Anche per loro si presentava una terna di giovani donne. Ma non fu cosa facile, perché si doveva coinvolgere anche Sua Eminenza il cardinale arcivescovo di Benevento. In prelato invitava il Vicario Generale della Curia, che si doveva occupare del caso e la prescelta doveva sostenere un esame. L’Ispettore delle scuole pubbliche del Circondario, canonico don Giannandrea De Santis si accertava della preparazione della ragazza e, una volta convinto delle sue doti, la sceglieva.
Fu così che Poggio Imperiale ebbe la sua prima maestra, la signorina Angela Berardi, che, insieme con l’economo curato don Pierangelo Ricciardi, insegnava alle fanciulle la dottrina cristiana, elementi di economia domestica ed inculcava nel loro animo quei doveri propri che dovevano possedere le donne…

in questo modo passavano i mesi e gli anni e aumentava il numero della popolazione. Aumentarono le aule e gli insegnanti.


Nell’abitato di Poggio Imperiale esistevano quattro aule sparse per il paese. Il Comune provvedeva alle spese e al pagamento dei quattro maestri assegnati: Michele Focarete, Primiano de Palma, Concetta De Palma, tutti e tre di Poggio Imperiale e Rosaria Carrino di San Severo. Essi dipendevano per la disciplina dal Sindaco, mentre didatticamente dall’Ispettore Scolastico di San Severo
Le quattro aule per l’insegnamento erano inadatte a tale compito, perché il Consiglio Comunale aveva sempre ignorato di applicare il disposto della legge n. 383 del 15 luglio 1906, che prevedeva la costruzione di edifici scolastici.

Poggio Imperiale, quindi, per lungo tempo dovette accontentarsi di aule sparse, prese in affitto dal Comune, anche quando l’ispettore Felice Brunore riuscì ad ottenere per il comune di Poggio Imperiale anche la quarta e la quinta classe elementare.

Aumentò il numero degli alunni e degli insegnanti, ma la struttura delle aule rimase sempre la stessa.
All’inizio del 1900 le scuole elementari del Comune non davano buoni risultati.

Si doveva porre un freno e trovare una giusta soluzione. Il Consiglio Comunale, nella seduta del 15 luglio 1904, dibatteva quest’argomento e deliberava di istituire una Direzione Didattica delle Scuole, nominando un direttore. La scelta cadde su Michele Focarete.

Seconda Elementare con il maestro Alfonso Garofalo

Trascorsero ancora molti anni, fino a che il Commissario Prefettizio Baldassarre Virzì s’interessò con impegno e serietà alla costruzione di un edificio scolastico per raccogliere in un solo istituto aule e maestri.
Questo suo impegno si realizzò nel 1952, quando era sindaco Alfonso De Palma. L’edificio scolastico “Edmondo De Amicis” cominciò a funzionare nello stesso anno.
Nel 1923, per effetto della legge Gentile, Apricena fu indicata come sede di Direzione Didattica e il Circolo, oltre alle scuole elementari del proprio comune, comprendeva anche quelle di Lesina e Poggio Imperiale. Primo direttore didattico fu Nicola Pitta, titolare fino al 1949. Successivamente fu ispettore scolastico della circoscrizione di San Severo, da cui dipendeva il nostro comune.

Classe IV El anno sc 1950/51 maestro Vincenzo Checchia

Nel 1958, in seguito al riordinamento dei circoli didattici, fu istituito il circolo di Lesina e le scuole di Poggio Imperiale furono aggregate al nuovo circolo.
Dal 1961 Poggio Imperiale ebbe la sua scuola media e con la riforma scolastica e l’applicazione della scuola dell’obbligo crebbe il livello culturale di base. Le prime aule furono inizialmente istituite nel Palazzo De Cicco, poi in altri appartamenti del paese, fino alla costruzione dell’edificio scolastico.