La Settimana Santa a Poggio Imperiale

Scritto il18 MARZO, 2020ALFONSO CHIAROMONTEFACEBOOK

Oggi mi sembra di ritornare sui banchi di scuola e avere tra le mani “I Promessi Sposi” di Alessandro Manzoni. Studiare il capitolo dove viene ben descritta la peste a Milano. Mi sembra di paragonare quella situazione alla pandemia che viviamo oggi nel nostro paese. Tante cose cambieranno: le false amicizie verranno a galla, mentre si rinsalderanno le nuove. I cattivi saranno emarginati e i buoni e gli onesti troveranno il loro giusto posto nella società.

RESTIAMO A CASA… ANDRA’ TUTTO BENE, manifesti, striscioni riempiono i nostri balconi. Mai, come in questo periodo si canta l’inno nazionale “Fratelli d’Italia”. Vietato abbracciarsi, toccarsi, baciarsi, stringere la mano…vietato tutto. Nonostante tutto si sta cercando un modo, qualunque esso sia, di restare uniti: i virus non sopportano le persone felici… Ecco che accendiamo i cellulari tutti alla stessa ora, cantiamo e dai balconi facciamo sentire la nostra presenza. Siamo un popolo unito… ANDRA’ TUTTO BENE. Non importa se tutto è chiuso, ad eccezione dei servizi essenziali, le funzioni religiose di questo bel periodo quaresimale sono sospese. Seguiamo tutto sui social. Usando la testa e non la rabbia, un giorno ritorneremo alla nostra vita normale, rendendoci conto di quanto sia bella e preziosa.

Le processioni del periodo della quaresima si svolgono in un’atmosfera commossa, irreale, in un silenzio sublime e di contemplazione.

L’appuntamento più importante dell’anno liturgico è la liturgia della Settimana Santa con tutte le funzioni e le caratteristiche processioni.

La Domenica delle Palme si svolge al di fuori della Chiesa dove vengono radunati i fedeli, con la caratteristica processione di rami di ulivo o di palma portati dagli stessi fedeli. Poi si portano in processione all’interno della Chiesa per partecipare alla Santa Messa e ascoltare la lettura della Passione di Gesù.

Si ricorda ancora in Poggio Imperiale il “Passio”, cantato dal parroco don Giovanni Giuliani senior e dal coro di uomini della congrega del SS. Cuore di Gesù e da uomini di Azione Cattolica.

La loro voce, potente e intonata, arrivava fino alla piazza, dove la gente che non era potuta entrare in Chiesa, tanto era gremita, sostava per tutta la celebrazione eucaristica.

Dopo la S. Messa i fedeli portavano a casa i rametti di ulivo benedetto per conservarli quali simbolo di pace e per regalarli a parenti e amici.

I riti veri e propri iniziano il Giovedì Santo. Questo giorno è dedicato a due distinte celebrazioni liturgiche: il mattino nelle cattedrali il vescovo, con solenne cerimonia, consacra il sacro crisma, cioè l’olio benedetto da usare per tutto l’anno per i sacramenti del battesimo, Cresima e Ordine Sacro e gli altri tre oli usati per il Battesimo, Unzione degli Infermi e per ungere i Catecumeni.

Nel tardo pomeriggio c’è la celebrazione della santa Messa in “Coena Domini”, cioè la “Cena del Signore”, che ricorda l’istituzione dell’Eucaristia e la lavanda dei piedi.

I riti liturgici del Giovedì Santo si concludono con la reposizione dell’Eucaristia in un altare laterale della Chiesa, addobbato a festa per l’adorazione dei fedeli.

Alla processione delle Palme, alle due processioni del Venerdì Santo: una all’alba e l’altra nel pomeriggio, partecipavano autorità civili e religiose e la coralità del popolo.

La mattina del venerdì Santo a Poggio Imperiale si snoda per le vie della città, partendo dalla Chiesa del sacro cuore di gesù la processione con la toccante effigie della statua della Madonna Addolorata, mentre parte dalla chiesa di S. Placido m. la statua di Gesù che porta la croce.

Dopo aver attraversato diverse strade cittadine, in Piazza Imperiale avviene l’incontro tra Madre e Figlio in un’atmosfera commossa, irreale, in un silenzio sublime e di contemplazione.

La sera, invece, si ripete la processione con la statua di Gesù morto e della Madonna Addolorata..

Questi sono alcuni momenti della Via Crucis vivente a Poggio Imperiale. 1° aprile 2012. Il dramma della passione del Cristo si è svolto lungo l’antica via Del Pozzo, oggi via Duca d’Aosta. Un grazie al parroco don Luca De Rosa e all’Azione Cattolica di Poggio Imperiale, sostenuti dai vari gruppi parrocchiali.